Siamo liberi in teoria ma non in pratica, non c'è poesia la fuori è solo matematica..
venerdì 28 settembre 2012
Io volevo essere un giunco
Eravamo in aula, in uno di quei giorni afosi di giugno che sembrano non passare mai. Chiuse le interrogazioni, chiuse le spiegazioni. Per provare a riempire il vuoto della noia, un insegnante ci disse di scegliere un albero nel quale
impersonificarci. Tutti iniziarono a scegliere rubeste quercie
secolari, i ragazzi, e graziosi peschi in fiore, le ragazze. Ma io
no. Io volevo essere un giunco. Quando arrivò il mio turno e lo dissi, mi
scoppiarono tutti a ridere in faccia, l'insegnante compreso. Che pianta
inetta e spoglia avevo scelto. Ma io volevo davvero essere un giunco. Sapete, onda dopo onda, il giunco non si
spezza. Si piega per tornare al suo posto, riuscendo a crescere dove le
altre piante si ridurrebbero in pezzi. Nella sua fragilità, il giunco è
forte. E' per questo che io volevo essere un giunco.
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il giunco deve vivere vicino all'acqua, perché è ciò che lo mantiene in vita.
RispondiEliminae deve vedere il sole, perché è ciò che rende la sua vita degna di essere vissuta
Non potrei essere più d'accordo
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